Gennaio a Scicli è un buttarsi dentro la natura e non uscirne più con passeggiate sulla spiaggia e nella verde campagna ragusana, fra cave intrise di storia e boschi di carrubi.
Dopo i festeggiamenti di Capodanno, le festività natalizie continuano fino all’Epifania quando i Magi portano i doni a Gesù Bambino e, a Scicli, i nonni in loro imitazione fanu ‘a strina (cioè donano del denaro) ai nipoti, prima di andare a visitare per l’ultima volta insieme La Via dei Presepi di Scicli.
Gennaio è un mese dal clima fresco e secco, molto soleggiato, che permette di godere del territorio di Scicli al meglio: passeggiare in campagna raccogliendo asparagi e visitare i colli che circondano la città fra grotte e vecchie chiese rupestri e barocche, a contatto con la natura a pochi passi dal centro, è un vero toccasana per lo spirito, così come visitare la cascata del Salto, le zona forestale attrezzata di Mangiagesso o l’area naturale e storica di Truncafila con il suo lago fulcro di un ecosistema meraviglioso. Non si può poi non trascorrere lunghi periodi sulla costa: mentre i più temerari possono approfittare delle temperature miti per fare un bagno o cimentarsi in sport acquatici, due sono le riserve naturali da esplorare, quella della Macchia Foresta della Foce del fiume Irminio con le sue dune fitte di macchia mediterranea e Costa di Carro e Punta Corvo, caratterizzata da alte falesie sul mare; due luoghi che per gli appassionati sono tra i principali scenari de Il Commissario Montalbano come le borgate di Donnalucata e Sampieri e la splendida Fornace Penna, novecentesca fabbrica di laterizi ora esempio di archeologia industriale conosciuta come La Mannara.
Gennaio a Scicli è, però, anche cultura. L’11 gennaio ricorre il 329esimo anniversario del tragico terremoto che nel 1693 cambiò il volto e il destino del Val di Noto e Il Centro Studi e Documentazione Città di Scicli, in collaborazione con il Vicariato di Scicli e l’Associazione Culturale Tanit Scicli, organizza A Cavallo del Tempo, una conferenza storica sulle bellezze artistiche e architettoniche della città prima e dopo il sisma. Molto intenso sarà il fine settimana dal 21 al 23, con i più bei palazzi nobiliari che si mettono in mostra. Comincerà Palazzo Spadaro (dove fino al 15 gennaio sarà ancora visibile la mostra Omaggio a Piero Guccione) con i Venerdì del Museo del Costume – Cronache dell’800: la Rivolta del Sette e Mezzo, una conferenza storica con inizio alle 18,00 di venerdì 21, appunto, mentre il giorno seguente, sempre a Palazzo Spadaro, continua la XIII stagione concertistica classica organizzata dall’Associazione Amici della Musica Peppino Cultrera con, alle 19.00, un duo clarinetto e pianoforte da ascoltare sotto le volte neoclassiche.
La grande novità sarà Un tè a Palazzo, una passeggiata guidata di Palazzo Bonelli-Patané condita dalla degustazione di tè e infusi, effettuata in collaborazione con Flora Erboristeria direttamente seduti sui mobili originali dei salotti dalle volte dipinte di inizio novecento per vivere un’esperienza unica e sentirsi per un pomeriggio ospiti della famiglia Bonelli: un viaggio nel viaggio che continuerà ogni mese fino a giugno, capace di far entrare nella storia come raramente possibile.
Come i mandorli in fiore ai lati delle strade, a gennaio Scicli profumerà di bellezza.