Giugno è mese di passaggio a Scicli e, mentre l’estate è già ampiamente cominciata e il mare è sempre più da vivere, si accavallano la fine di eventi invernali.
Venire a Scicli è sempre un’esperienza coinvolgente e mozzafiato sono i panorami dall’alto della città.
A Scicli si ergono tre colli sormontati ognuno da una grande edificio ecclesiastico dal quale ammirare panorami meravigliosi della città e del territorio che la circonda: fare una passeggiata alla loro scoperta è un’avventura tutta da vivere.
Il colle meno alto è quello di Montecampagna dove in cima si trova il Convento del Rosario; ancora abitato dalle Suore Domenicane del Gesù, è visitabile semplicemente suonando il campanello: le suore saranno ben felici di accompagnarvi fra le sale museo del convento dedicate ai fondatori di questo ordine tutto sciclitano e nell’elegante chiesa, prima del belvedere mozzafiato da cui si scorge tutta la Cava di Santa Maria la Nova e, soprattutto, la facciata e il sagrato della chiesa di San Matteo, non visibile da nessun’altra parte.
Il Colle di San Matteo è il centrale e più rappresentativo della città: sulla sommità si erge l’antico Duomo omonimo con la sua immensa mole. Lo spettacolo dalla terrazza della chiesa è spettacolare, con la città tutta ai piedi e il mare di fronte mentre, muovendosi lungo il parapetto, è possibile cambiare visuale con il Colle di Montecampagna e il Convento del Rosario da una parte e il Colle di San Marco con il Convento della Croce dall’altra. Lungo i sentieri del Colle di San Matteo, inoltre, si possono scorgere le chiese rupestri della Catena, di Santo Spirito, di Santa Lucia e il Museo Storico-Naturalistico degli Iblei di San Vito oltre alle rovine del Castellaccio, del Castello dei Tre Cantoni e di Chiafura.
Il colle più alto di Scicli è quello di San Marco dove sorge il Complesso della Croce: chiesa, convento e oratorio sono tra i pochissimi edifici sciclitani precedenti al terremoto del 1693 e custodiscono un fascino ineguagliabile. Affascinante è salire a piedi alla Croce direttamente dal quartiere cinquecentesco di San Giuseppe, attraverso il bosco, con la chiesa rupestre del Calvario e la Cappella della Madonna della Grazie che si incontrano prima del convento. Splendida è la facciata tardogotica della chiesa, l’unica sopravvissuta in città, e stupendo l’affaccio verso le Grotte di Chiafura, l’abitato rupestre di Scicli, luogo unico e suggestivo.
Per un giugno non convenzionale a Scicli la soluzione ideale è un soggiorno in Scicli Albergo Diffuso: vi aspettiamo per un esperienza al di fuori di ogni percorso tradizionale!